Nasce dallo studio della composizione di forme e volumi, pieni e vuoti all’interno di uno spazio: attraverso operazioni di sottrazione o giochi di forme su piani differenti, dal senso di leggerezza o di pesantezza che si vuole ottenere e dalla continuità degli elementi: tutti aspetti che ci fanno percepire questa cucina come un elemento dalle diverse facce, a seconda del punto di vista, ma con un’unica e sola anima.
È stato utilizzato, per le ante, un legno chiaro in frassino in cui le venature verticali si contrappongono alla lavorazione orizzontale, per conferire una doppia trama ed una maggiore matericità; l’anta prevale sul piano per enfatizzare il concetto del volume pieno.
Un’anta che da un lato copre e dall’altro lascia visibile la pietra scelta per il piano, la breccia croata, che diventa leggera da una parte, per creare uno spazio di convivio e condivisione, e pesante dall'altra con un blocco monolitico, creando un appoggio solido e saldo.
Per scandire il ritmo e la modularità, sono stati inseriti degli elementi che ricordano un metallo ossidato, come una struttura che sorregge il piano, intervallati da forme con diverse profondità che sottolineano ancora di più questo gioco di forme.
La stessa finitura fa da sfondo e corollario alla cucina stessa; applicata, infatti sulle ante delle colonne amplifica l’effetto della verticalità con l’aggiunta di una lavorazione dell’anta che degrada a livello scultoreo di pari passo con il colore.